Come scegliere il vaso giusto per le piante

Dopo aver scelto la pianta o i fiori che popoleranno il vostro terrazzo, balcone, giardino o insomma spazio esterno (o interno) di casa, non va sottovalutato il vaso in cui verranno collocati.
La scelta sarà definitiva in alcuni casi e temporanea in altri: spesso infatti è necessario un rinvaso dopo alcuni mesi o da effettuare con cadenza annuale.

Scegliere il vaso per le piante: quali forme e dimensioni

La regola base quando si cambia casa a una pianta, + che si deve scegliere un vaso di una o due misure in più.
Ma come si misura un vaso?

• sull’esterno del fondo c’è la misura del diametro, che è riferita alla base del vaso: se il vaso è cilindrico, la misura sarà di 0,5-1 cm al bordo superiore;
• se il vaso è svasato o a campana, il bordo superiore avrà un diametro anche di 6-10 cm in più, ma la misura corretta è quella basale: questo tipo di vaso va bene per piante legnose con radici superficiali.

Attenzione: spesso i vasi di design hanno forme “strane”, ossia anche molto svasate verso l’alto e, appunto, non vanno bene per tutte le specie vegetali.

Poi ci sono i vasi più alti che larghi. Alcune piante hanno un apparato radicale che va in profondità (e starebbero molto meglio in giardino): volendole coltivare in vaso, devono avere sufficiente spazio verso il basso per allungarsi.
Esempi di piante con un apparato radicale che va in profondità sono: rose, limoni e agrumi in genere, avocado, agave, malvone, aucuba, brugmansia e datura etc.

E le ciotole vanno bene per tutte le piante? Assolutamente no!
Potete collocare nelle ciotole solo le piante erbacee annuali o perenni e le succulente che hanno poche radici e distese in superficie.
Rientrano in questa categoria piante come campanule, portulaca, tagete, viole, primule, calibracoa, calancoe etc.

Qual è la forma migliore per un vaso da pianta? È quella squadrata, perché consente alle radici di esplorare una maggior quantità di terriccio, mentre quella rotonda le obbliga a procedere in cerchio, dando luogo al fenomeno della circuitazione.

Quali sono i materiali di un vaso per le piante

Un grande dubbio: vaso in plastica o in terracotta?
Una prima, evidente differenza sta nel peso, ovviamente maggiore per il coccio: tenetelo presente se avete un balcone in aggetto (e molti vasi).
Ma la seconda, grande differenza è nella traspirazione: il coccio lascia evaporare l’acqua ed è adatto a piante che temono il ristagno idrico (es. tutte le succulente), la plastica invece trattiene l’umidità e va bene per piante “assetate”, ma si scalda di più della terracotta e quindi, in pieno sole per 12 ore, non è il massimo.

Quanto agli altri materiali (legno, cemento, metallo), possono andare bene in particolari situazioni (sono sempre grandi e impegnativi) a patto che i contenitori abbiano tutti i fori di drenaggio sul fondo.

I vasi in plastica e plastica riciclata

Ma la plastica è un materiale pressoché indistruttibile: per limitare i danni, ecco una serie di consigli utili:

• conservate i vasi da vivaio, quelli in cui acquistate la pianta: ben lavati e disinfettati, vi serviranno per altre piante.
• potete anche chiedere al vostro Centro di Giardinaggio di fiducia se è interessato a ritirarli per riutilizzarli (dopo sterilizzazione) nel punto vendita
• in alternativa potete buttarli nel cassonetto della plastica: saranno riciclati.
• acquistando vasi nuovi, scegliete quelli realizzati in plastica riciclata ed eventualmente riciclabile
• prima di buttare dei vasi perché non vi piacciono più, ci sono altre vie: regalateli o portateli a un mercatino dell’usato, magari piaceranno ad altri. E men che meno tagliateli per procedere al rinvaso: creereste solo un rifiuto in più, da smaltire.

I vasi con riserva d’acqua: la svolta

I nuovissimi vasi con riserva d’acqua sono dotati di un’intercapedine basale che conserva l’acqua d’annaffiatura o piovana e la eroga pian piano su richiesta delle radici.
Questo tipo di vaso è funzionale e molto interessante, altamente raccomandato per piante da esterni e da interni.
I vasi con riserva d’acqua se utilizzati per piante da appartamento, permettono di annaffiare anche solo una volta ogni 15 giorni!
Per le piante da esterno invece dipende dalla temperatura e dall’esposizione solare, ma sempre consentono di bagnare ogni tot giorni (almeno tre) perfino in piena estate su un balcone palermitano rivolto a sud!

Si riutilizzano per anni, avendo cura di lavare bene con una spazzola la griglia basale, per liberare le fessure dal terriccio precedente.

Scegliere vasi o portavasi

Infine, un’ultima raccomandazione che sembrerebbe scontata, ma non sempre è così: i vasi senza buco sul fondo non vanno assolutamente bene, perché non sono vasi, bensì portavasi decorativi.
Il pane di terra deve sempre alloggiare in un contenitore con uno o più fori sul fondo che servono per il drenaggio dell’acqua.
Senza buchi, le radici marciscono in fretta.
Quindi: zolla nel vaso forato e poi eventualmente mettete il vaso dentro a un portavaso di design senza fori (ricordandovi di controllare a ogni annaffiatura che l’acqua non ristagni sul fondo!).

Vasi speciali della linea Greener di Euro3Plast

New entry tra la vasta selezione di vasi da giardino che potete trovare nei nostri Garden, la linea Greener: una selezione di vasi che sono realizzati interamente in plastica riciclata.

FONTE AICG