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Come coltivare la Photinia

La Photinia o Fotinia appartiene alla Famiglia delle Rosacee, la stessa grande famiglia a cui appartengono le rose, il lauro, il pruno, il melo, il pero, la mora, le fragole…
Photinia X Fraserii è la specie più utilizzata a scopo ornamentale; è un ibrido fra due specie asiatiche ed è caratterizzata dai germogli rossi, molto vivaci nella varietà “Red Robin”.
Origine: Foreste temperate dell’Asia, dalle pendici dell’Himalaya al Giappone, fino all’India e Thailandia.
In Giappone le foglie della photinia hanno un valore rituale: vengono bruciate per favorire la meditazione.

Il nome deriva da un termine del greco antico che significa “luminosità” in riferimento alle sue foglie lucide e brillanti che risultano molto evidenti nella penombra delle foreste, riflettendo la luce che filtra dal fogliame più alto.
La specie Photinia glabra, progenitrice della photinia che utilizziamo in giardino, nelle sue terre d’origine produce bacche commestibili.
Il suo legno viene utilizzato dalle popolazioni locali per produrre attrezzi agricoli, mestoli e altri attrezzi da cucina.
Le foglie della photinia sono di un brillante verde scuro, ma il suo pregio è nei nuovi germogli che si formano in primavera e, in misura minore, da fine estate in poi: le foglioline sono di un rosso vivace.
La fioritura è di colore bianco.
La photinia cresce rapidamente fino a formare siepi e schermi, anche in vaso (cassette ampie e profonde), alte anche più di due metri.
Due consigli utili: scegliete la photinia anche per i luoghi poco esposti al sole: è una pianta molto versatile e adattabile!
La photinia può essere acquistata in forma di alberello con stelo nudo e una bella chioma sferica, ideale per vasi alti con un tappeto di fiori stagionali alla base (viole del pensiero, begoniette nane, hosta…).

Facilissima da coltivare, è adatta anche ai meno esperti.
Richiede poco tempo per la cura, basta bagnare ogni 3-4 giorni in estate, ogni 20 giorni in autunno e primavera.
Inoltre è molto decorativa perché in primavera i germogli sono rossi, produce infiorescenze bianche, è sempreverde con foglie larghe e lucide.

Perché scegliere la Photinia?

La Photinia è ideale in balcone o in terrazzo. Il bel fogliame favorisce la creazione di schermi decorativi e protettivi per isolare il terrazzo dal sole e dal vento, per creare siepi in giardino e come elemento compositivo con altre piante e arbusti, anche in vasche sul terrazzo.

Perfetta per chi ha poco tempo, vive bene sia al sole che in ombra. Al sole i colori delle foglie sono più accesi e la fioritura più abbondante, ma tollera bene anche le posizioni con poco sole o in ombra luminosa.
I valori in più: non teme il freddo e lo smog urbano!
Le foglie della photinia rimangono decorative sia nel caldo afoso e bollente che nel gelo invernale.
Pianta ideale anche per i luoghi particolarmente esposti all’aria carica di smog.

Come e dove coltivare la Photinia

Ambiente e temperatura

Pianta molto versatile, vive bene sia al sole che in ombra dove però i germogli sono di colore più pallido. In balcone, per ottenere il meglio, è consigliabile una posizione con sole alla mattina, per evitare che il terriccio del vaso si disidrati troppo rapidamente.
Non teme il caldo intenso e tollera bene le temperature gelide.
Come favorire la fioritura? Per ammirare le belle corolle composte da numerosi fiorellini bianchi in ciuffetti, le piante devono essere mature (5-7 anni di età), ben esposte al sole nel periodo invernale e primaverile e non devono essere state potate da fine estate in poi.
I fiori sono delicatamente profumati; in estate, al loro posto si formano alcune piccole bacche bruno-rossastre, non commestibili.

Rinvaso e terriccio

Dopo l’acquisto le piante vanno subito collocate in piena terra o in grandi vasi e vasche di profondità minima 40 cm. Utilizzare un terriccio universale o del tipo per trapianti o per fioriere. Se in vaso, collocare sul fondo del contenitore uno strato di biglie d’argilla per favorire il drenaggio dell’acqua.
Come scegliere il vaso adatto? L’ideale è una vasca profonda circa 40 cm per ottenere un bel fogliame folto e una crescita compatta.
Vive bene vicino ad altri arbusti (alloro, piracanta, lauroceraso…).
Ai suoi piedi possono crescere piccole bulbose. Se la coltivate in terrazzo utilizzate vasche ampie e profonde per ottenere una forma a siepe, decorativa e utile per schermare dal sole e dal vento.

Pulizia e potatura

Va potata con le cesoie (non con il tosasiepi elettrico) per non rovinare le foglie; si pota una-due volte all’anno.
Per ottenere un secondo arrossamento dei germogli a fine estate, è bene potare la pianta nel mese di giugno. Le piante potate spesso non fioriscono o producono pochi fiori e poche bacche in autunno.

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Innaffiature, umidità e concimazione

La photinia è molto tollerante. Le piante giovani richiedono irrigazioni abbondanti nel primo anno; in seguito sopporta anche periodi di siccità. Le piante in vaso si innaffiano in piena estate ogni 3-4 giorni; in autunno e primavera ogni 15-20 giorni. Una doccia serale sul fogliame è consigliata nei periodi molto caldi, ogni due o tre giorni, anche per liberare le foglie dalla polvere.
La photinia non ha bisogno di molto concime. I periodi per fornire nutrimento sono da fine inverno a inizio estate, ogni 15-20 giorni, per favorire la colorazione dei germogli e la produzione di fiori.
Prima di concimare, è consigliabile controllare il terriccio e inumidirlo moderatamente se troppo asciutto.
Quale concime utilizzare? La sigla NPK indica i dosaggi di Azoto, Fosforo e Potassio, gli elementi nutritivi di base.
Utilizzate a fine inverno un concime con Azoto a cessione graduale (NPK 14-7-14 o simili); oppure un ammendante organico (stallatico pellettato).
Da aprile a giugno è utile un concime universale in forma granulare o liquida, ogni 15-20 giorni.
In piena estate meglio sospendere le concimazioni.

Problemi e rimedi

  • Insetti neri sui germogli: afidi (pidocchi delle piante). Somministrare un insetticida idoneo.
  • Foglie con macchie brune: malattia fungina. Somministrare un fungicida a base di rame.
  • Assenza di fiori: carenza di sole, pianta ancora troppo giovane, potature troppo frequenti o effettuate in tarda estate.
  • Foglie con bordi rosicchiati: infestazione di oziorrinco o di altri coleotteri. Somministrare un insetticida idoneo.