perché piantare alberi nel proprio giardino può aiutare il pianeta terra

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Perché piantare alberi può aiutare il pianeta

Dopo questa terribile estate torrida e assetata si è capito forte e chiaro che qualcosa è accaduto al clima e al nostro Pianeta.
Tutti gli Enti e le Amministrazioni nazionali e internazionali raccomandano o mettono a capitolato la piantagione di nuovi alberi.

Perché è importante piantare alberi? I vantaggi sono accertati scientificamente:

  • sequestro di anidride carbonica
  • liberazione di ossigeno
  • mitigazione delle temperature
  • ombra
  • riduzione della caduta e della percolazione delle acque durante forti temporali
  • trattenimento del terreno scosceso
  • benessere psicologico

Da 60 milioni a un solo albero

Per la piantagione, i numeri di alberi che verranno piantati non sono anocra precisi, e anche i tempi non saranno brevissimi.
Cosa possiamo fare intanto nel nostro piccolo? Piantiamoli noi nel nostro giardino!
Non solo il 21 novembre, Festa nazionale degli alberi: tutto l’autunno, e ormai – ahinoi – anche l’inverno se la terra non è gelata, sono stagioni ideali per la messa a dimora, a differenza della primavera a cui seguirà caldo e siccità, inadatti all’attecchimento.
Basta un solo albero in più per ogni famiglia a rendere migliore l’ambiente circostante e, di riflesso, il Pianeta.
Non importa quale albero: ornamentale, fiorito o da frutto, l’importante è piantarlo, e piantarlo adesso, nella stagione migliore.

Cosa fare prima di piantare gli alberi

Almeno due settimane prima della piantagione, scavate una profonda buca cubica, di dimensioni del 30% superiori alla dimensione della zolla o dell’apparato radicale della pianta.
Lasciate la buca aperta (sarebbe meglio per un mese circa), perché la brina e la pioggia ne migliorano la qualità della terra.
Poco prima della piantagione, nella buca infiggete il tutore in legno, ferro o acciaio, alto 1,5-2 m lateralmente rispetto all’albero.
Poi ponete sul fondo uno strato di drenaggio, ghiaia o pietrisco, per uno spessore di 10 cm.
Versatevi sopra una miscela (2:1) di terra (va bene anche quella di scavo) e stallatico pellettato o concime granulare per altri 10 cm di spessore.

Come piantare l’albero

Svasate l’esemplare se è in contenitore e ponetelo nella buca. Se invece è in zolla, prima mettetela nella buca e tagliate lì la rete, sfilandola pian piano.
Controllate che il tronco sia a non più di 10 cm di distanza dal tutore.
Poi verificate che il colletto della pianta sia a livello del terreno: altrimenti aggiungete o togliete terriccio dalla buca fino a portarlo a livello.
Se però l’albero è da frutto, il colletto deve stare 10 cm sopra il livello del terreno, per non coprire il punto d’innesto.
Riempite la buca con la terra tolta dallo scavo, pressando bene e formando una conca tutt’intorno al colletto: servirà a trattenere meglio l’acqua nei pressi delle radici, soprattutto nei primi anni.
Irrigate in abbondanza: almeno 25-30 l d’acqua per pianta.
Durante l’inverno bagnate solo se non piove per più di 20 giorni, con 10-15 l d’acqua, mentre dovrete essere più assidui da aprile prossimo e fino a completare l’anno dall’impianto, quando l’albero si sarà affrancato dall’acqua fornita dall’uomo.
Legate il tronco al tutore con un legaccio in rafia o un tubetto di plastica, senza stringere per non strozzare il fusto in crescita, ma nemmeno lasciando troppo molle per evitare pericolosi sfregamenti della giovane corteccia contro il tutore e movimenti delle radici in giornate di vento. Fra la pianta e il sostegno ponete comunque un cuscinetto di gomma antisfregamento e controllate periodicamente la tenuta e il diametro del legaccio.
Con questi accorgimenti, il vostro giardino e il nostro Pianeta avranno un albero in più! E se non è un albero, ma un arbusto, va bene lo stesso: contribuisce a migliorare l’ambiente!

FONTE AICG