Il pothos è una pianta facilissima e molto robusta, dalla cura semplice anche per chi non ha un grande pollice verde.
La cura del pothos richiede poche attenzioni: sufficiente una-due innaffiature alla settimana e occasionali pulizie del fogliame per conservarlo lucido e sano.
Il fogliame è molto decorativo e il portamento ricadente. Ideale su mensole, mobili, appeso.
Pothos deriva dal nome con cui era nota questa pianta nell’isola di Ceylon: scidapsus.
Il termine Scindapsus deriva dal nome di uno strumento musicale utilizzato per calmare gli elefanti innervositi, la cui forma è simile alle foglie di questa pianta.
Nelle sue terre d’origine questa pianta rampicante diventa spesso invasiva e in condizioni idonee di clima e umidità diventa capace di coprire ettari di terreno e di avvolgere i tronchi degli alberi, provocando gravi danni
all’ecosistema, in quanto non ha nemici naturali.
Come scegliere il pothos
Le foglie possono essere interamente verdi oppure variegate con macchie bianche o gialle, in molte diverse tipologie di screziature.
Le dimensioni
Pianta di dimensioni contenute, può essere ricadente, ideale per basket appesi o posata su mensole e ripiani, oppure può salire su un supporto (tutore in muschio alto 30-50 cm).
I rami si allungano da 20 a 40 cm l’anno e formano una piacevole cascata di fogliame.
Si può moltiplicare
Tra le tante virtù di questa pianta c’è la facilità di moltiplicazione.
Basta staccare un rametto apicale con 3-5 foglie e metterlo a radicare in un vasetto con terriccio umido, in ambiente caldo e luminoso.
Le radici vengono emesse anche in acqua.
Perché scegliere il pothos
Il pothos è un amico fedele: vive per anni in casa e in ufficio regalando la bellezza delle sue foglie.
Ideale per chi ha poco tempo da dedicare al verde di casa e ufficio, è anche la pianta perfetta per chi ha poca esperienza.
Resistente e tollerante
La sua coltivazione è davvero facilissima, è una pianta resistente che tollera anche ambienti “difficili” per altre specie.
Accetta anche di vivere in ambienti poco luminosi e in estate sta bene anche in balcone, purché in ombra totale e con elevata umidità ambientale.
Il valore in più: depura l’aria in casa e ufficio
Come altre piante d’appartamento, il pothos ha la virtù di depurare
l’aria di casa assorbendo nelle sue foglie, in modo permanente, alcune sostanze tossiche (formaldeide, benzene emesso dalle auto, composti del fumo di sigaretta), senza alcun danno per la pianta.
Come e dove coltivare il pothos: la cura
Ha bisogno di vivere in piena luce, ma non al sole.
Se la luce naturale è insufficiente, sopravvive ma le foglie
diventano interamente verdi e la crescita è ridotta al minimo.
Tollera il caldo e l’afa in casa, ma non resiste al freddo: la temperatura minima consigliata è 14-16 °C. Resiste fino a 10 °C.
Non va esposta a correnti d’aria fredda e non va messa vicino a fonti di calore.
Rinvaso e terriccio
Dopo l’acquisto è consigliabile il trapianto in un vaso di una o due misure in
più; in seguito, è sufficiente un rinvaso ogni due anni.
Utilizzate un terriccio per piante verdi o un substrato universale di alta qualità.
La pianta può essere fatta salire su un tutore coperto di muschio da mantenere sempre leggermente umido.
Pulizia e potatura
La pulizia delle foglie è indispensabile e va fatta con regolarità; la polvere riduce sensibilmente la traspirazione fogliare, causando sofferenza. Occorre recidere le foglie che ingialliscono e periodicamente spuntare
la cima dei rami, per mantenere ordine e dimensioni idonee.
Innaffiature e umidità
Il terriccio deve essere sempre leggermente umido; in genere si innaffia
ogni 3-5 giorni in estate, ogni 8-10 giorni in inverno. Prima di innaffiare, meglio tastare il terriccio con le dita per verificare il livello di umidità. Dopo mezz’ora dall’innaffiatura, svuotate il sottovaso se c’è ancora acqua.
Sono utili le vaporizzazioni di acqua sul fogliame, sia in estate che in inverno, con acqua a temperatura ambiente.
Quando e quanto concimare
Il pothos ha un fabbisogno nutritivo medio-basso: va concimato da aprile a
settembre ogni 12-15 giorni e da ottobre a marzo ogni 20 giorni.
Mai eccedere con il concime: nel dubbio, meglio poco che troppo.
Prima di concimare è bene inumidire il terriccio.
Quale concime utilizzare
La sigla NPK indica i dosaggi di Azoto, Fosforo e Potassio, gli elementi nutritivi di base. Preferite un prodotto ricco di Azoto, per esempio NPK 14-5-5, e ricco di microelementi come Molibdeno (Mo), Boro
(B), Rame (Cu) e Zinco (Zn).
Utilizzate un concime liquido per piante verdi o i concimi in bastoncini o gocce (fialette da inserire nel terreno), del tipo per piante verdi.
Come pulire le foglie
Per una cura adeguata del vostro pothos, la pulizia è consigliata almeno una volta al mese.
Con una mano sostenete delicatamente le foglie e con l’altra pulite la superficie utilizzando un pannetto o carta da cucina inumidita.
Una volta al mese utilizzate il lucidante, che ha anche funzione protettiva.
Quale acqua usare?
Per le vaporizzazioni e innaffiature usate preferibilmente acqua piovana; oppure lasciate l’acqua una notte nell’innaffiatoio.
L’acqua deve essere a temperatura ambiente; se troppo fredda, è causa
stress per le radici.
Problemi e rimedi
- Le foglie diventano verdi: carenza di luce.
Spostare la pianta in luogo luminoso (non al sole). - Le foglie ingialliscono, ci sono puntini nella pagina inferiore: attacco di ragnetto rosso, parassita favorito dal clima secco. Vaporizzare acqua sopra e sotto le foglie tutti i giorni per neutralizzare i parassiti
- Macchie scure e bordi neri sul fogliame: ambiente troppo freddo e umido, spostare al caldo e bagnare meno.
Come scegliere il vaso adatto
Utilizzate un contenitore in terracotta o plastica, classico o a forma di ciotola, profondità consigliata 20-25 cm.
Abbinamenti: in ciotole larghe può vivere con piccole piante da interni: ficus benjamina, croton, violetta africana, fittonia, kalanchoe.