la pianta dell'ortica

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Che cosa fare con le piante d’ortica

L’ortica è una pianta perenne che cresce spontanea in Europa, Asia e Nord America, decisamente poco amata nei giardini e negli orti, perché punge l’incauto giardiniere.

Nota infatti per le sue proprietà urticanti dovute alla presenza di acido formico e altri composti chimici che sono presenti su foglie e fusti, l’ortica provoca una reazione cutanea fastidiosa e dolorosa che porta prurito, arrossamento e gonfiore.

Però è anche un vegetale molto utile sotto diversi punti di vista:

  • è commestibile e tonifica tutto l’organismo umano e animale, come pure le piante coltivate accanto a lei
  • quando in autunno si decompone, restituisce al terreno grandi quantità di azoto, facendovi risparmiare sui concimi
  • se trattata opportunamente mediante macerazione, si irrora sulle piante coltivate come fertilizzante o come antiparassitario contro gli insetti nocivi
  • ha proprietà medicinali e nutrizionali: le foglie d’ortica sono ricche di vitamina C, vitamina K, ferro e calcio
  • viene utilizzata per trattare anemia, asma, eczema, dolore muscolare e infezioni del tratto urinario
  • si trova in preparazioni per tisane, integratori alimentari e rimedi naturali

La simbologia legata alla pianta d’ortica è varia e spesso associata alla protezione da spiriti maligni (grazie alla cura di alcune malattie), alla purificazione e alla rigenerazione.
Grazie alla sua capacità di resistere e prosperare anche in condizioni difficili, è spesso vista come simbolo di forza e resilienza.

Come riconoscere la pianta d’ortica

È una delle piante più riconoscibili per l’azione irritante che provoca a contatto con la pelle.
L’ortica (Urtica urens, U. dioica) punge perché sulle foglie ci sono peli fragilissimi, che al minimo urto versano sulla nostra pelle una sostanza urticante (appunto!).
Se non volete fare la prova dal vivo, si riconosce perché:

  • è una pianta erbacea perenne con fusti annuali, che raggiungono 1-2 m di altezza
  • ha foglie ovali, seghettate, color verde scuro
  • i fiori, poco appariscenti, sono piccolissimi, giallo-verdastri e compaiono tra giugno e settembre

Dove trovare e raccogliere l’ortica

Non vi consigliamo di sacrificare un angolino di terra in un punto poco frequentato per piantarla: in questo caso, la potreste reperire in campagna, estraendo qualche pezzo di radice e trapiantandolo in qualunque terreno, purché ben nutrito. E stando poi attenti a tenerla sotto controllo perché si espande facilmente.
Tutto sommato, è meglio raccoglierla in natura, vicino a centri abitati e ruderi, in terre incolte e lungo le strade di campagna, in tutta Italia dalla costa all’alta montagna.
Controllate solo che in vicinanza non ci siano discariche, ferrovie o strade di grande passaggio, che inquinano le piante con piombo e altri metalli. Raccoglietela con un paio di guanti robusti, tagliando i fusti alla base con le cesoie, e ponetela in un capiente sacchetto di plastica.

La ricetta per il macerato d’ortica

Il macerato d’ortica viene utilizzato per le proprietà nutrienti e medicinali sia per l’uomo che per la cura delle piante.

Tra le proprietà note ricordiamo:

  • proprietà nutritive: migliora la salute e il benessere generale
  • proprietà diuretiche: viene utilizzato per ridurre ritenzione idrica e favorire l’eliminazione delle tossine dal corpo
  • proprietà antinfiammatorie: si usa anche per alleviare i sintomi di condizioni infiammanti
  • proprietà rigeneranti: rafforza capelli, unghie e migliora la salute della pelle

Ecco come preparare il macerato d’ortica fai da te:

  • Mettete 1 kg di ortiche fresche tagliuzzate in ammollo in un contenitore di metallo con 10 l d’acqua. Coprite con coperchio e lasciatele in infusione in un luogo ombreggiato e possibilmente lontano dall’abitazione: la macerazione sviluppa un odore nauseabondo.
  • Se le lasciate solo per 36 ore e poi filtrate, potete irrorare piante da orto, da fiore e ornamentali colpite dagli afidi.
    Le irrorazioni vanno effettuate sugli insetti nocivi ogni 2-3 giorni per almeno 2 settimane. Il macerato agisce per contatto grazie all’acido formico contenuto negli aghi fogliari e liberatosi nell’acqua: gli insetti o cadono o, se restano sulla pianta, perdono vitalità e non sono più dannosi.
    Il preparato è leggermente tossico anche per le api e gli insetti impollinatori, quindi non va mai spruzzato sui fiori.
  • Se invece le macerate per 7 giorni e filtrate, usate il liquido puro come diserbante applicato sulle malerbe, oppure diluito al 50% come concime da distribuire direttamente sul fogliame.

L’alternativa inodore del macerato d’ortica

In tutti i Centri di Giardinaggio trovate in vendita il macerato d’ortica già pronto all’uso, realizzato da aziende specializzate nella difesa delle piante.

Perché acquistare il macerato d’ortica pronto all’uso?
Offre numerosi vantaggi:

  • la mancanza di odore (o la fortissima riduzione) che vi salva dalle proteste dei familiari o dei vicini di casa
  • è in flacone trigger, quindi con lo spruzzino per un uso immediato: basta solo agitare – come sempre – il flacone prima dell’utilizzo
  • è stato realizzato con le giuste percentuali di pianta e acqua, per essere certi che abbia la massima efficacia: irrorato sulle piante, le nutre (concime fogliare) e ne allontana i parassiti animali sia se sono già presenti, sia creando un ambiente inospitale per quelli intenzionati ad arrivare.

FONTE AICG