Insieme al ciclamino, il crisantemo è fra i protagonisti delle fioriture in esterni dell’autunno-inizio inverno. Bianco, crema, giallo in mille tonalità, rosa in altrettante varianti, rosso vivo o cupo, magenta e porpora, arancione e perfino marrone, con sfumature differenti sullo stesso “petalo”, oppure di un colore sulla pagina superiore del “petalo” e di un altro su quella inferiore: ci si può ampiamente sbizzarrire nella scelta cromatica che accontenta tutti i gusti.
Le tantissime dimensioni e varietà del crisantemo
Ma il nostro campione non si ferma qui:
- può avere “fiori” piccoli (1 cm di diametro), medi (5 cm), grandi (10 cm) e XL (anche 18 cm)
- capolini semplici, semidoppi o doppi
- “fiori” a margherita, a pompon, a fiamma, a palla o a riccio
E che dire delle dimensioni dell’esemplare? - piante mini (alti 20 cm), medie (40 cm), grandi (60 cm) e XL (fino a 80 cm di altezza e larghezza).
Dove coltivare il crisantemo: prima in vaso, poi in giardino
Il crisantemo deve vivere in esterni, in pieno sole: resiste anche a mezz’ombra, ma termina prima la fioritura.
Il freddo non lo turba: resiste fino a –20 °C. Viceversa non ama il caldo: tollera solo fino a +35 °C.
Lasciatelo in pace dopo l’acquisto e per tutta la fioritura (che termina al massimo a metà dicembre): annaffiatelo in abbondanza appena il terriccio si è asciugato (attenzione alle piante mini: consumano in fretta l’acqua), aggiungendo una dose di concime liquido per piante da fiore ogni 7-10 giorni.
Per prolungare la fioritura, tagliate regolarmente i capolini appassiti.
Quando la pianta smetterà di produrre nuovi boccioli, è tempo di potarla tagliando tutti i rami a 10 cm d’altezza.
Continuate a bagnarla con moderazione e sempre su terriccio asciutto.
Se avete un giardino e il terreno non è gelato, potete già piantarla in aiuola.
Altrimenti in marzo la rinvaserete in un contenitore in plastica, di diametro pari a un terzo in più di quello della pianta: si rinvasa ad anni alterni, in primavera.
Utilizzate un buon terriccio da giardino miscelato con substrato universale, ponendo un ottimo drenaggio sul fondo del vaso. Per favorire la fioritura autunnale, va concimato da aprile a novembre ogni 15 giorni, sempre con un prodotto liquido per piante da fiore nell’acqua d’irrigazione. Per ottenere pochi fiori ma molto grandi, eliminate da agosto i rametti laterali.
Attenzione ai nemici, pochi e cattivi: gli afidi possono attaccare i bottoni fiorali; la carenza idrica può far appassire il fogliame e i bocci; la muffa grigia può divorare le foglie basali, i fiori e i boccioli.
Il crisantemo non produce fiori
Forse qualcuno di voi lettori avrà notato il virgolettato di “petali” e “fiori”, così come il termine “capolino”. Come tutte le Asteracee o Composite, infatti, anche il crisantemo produce infiorescenze a capolino, formate da centinaia di singoli fiori insignificanti da soli, ma splendidi raggruppati.
Ogni “petalo” infatti è un singolo fiore (fiore ligulato), ma è un singolo fiore (fiore radiato) anche quello che insieme ad altre decine compone il disco centrale (giallo in altri generi come la margherita). Dall’unione di queste centinaia di fiori singoli, innestati su una coppa centrale, nasce il capolino, cioè l’infiorescenza delle Asteracee.