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La salute del giardino: i parassiti delle piante

Di ogni angolo verde che creiamo “artificialmente” (il giardino, l’insieme dei vasi e delle cassette coltivate in balcone o all’interno della casa) siamo i tutori: sta a noi, quindi, garantire alle piante quanto serve per vivere in salute.
Se forniamo loro tutte le cure di cui necessitano (luce, acqua, nutrimento, potature mirate) si ammaleranno meno facilmente e, qualora succeda, sapranno resistere meglio agli attacchi dei parassiti.

Quali sono i parassiti delle piante?

  • Afidi o pidocchi: piccoli insetti verdi o bruni, poco mobili, che formano colonie sotto le foglie, alla base e sui boccioli. Le parti colpite si decolorano e deformano, la crescita e la fioritura vengono rallentate; la vegetazione diventa appiccicosa per la melata (secrezione zuccherina emessa dai parassiti), che attrae le formiche e agevola gli attacchi di un fungo, la fumaggine che imbratta la vegetazione. Difesa: si effettua un trattamento come prevenzione a inizio primavera, poi in caso di presenza degli insetti (sia afidi sia formiche).
  • Cocciniglie: minuscole, si fissano sulle piante proteggendosi con una sorta di scudetto oppure con una fioccosità cotonosa. Sotto queste protezioni succhiano la linfa vegetale determinando gravi deperimenti, caduta del fogliame, disseccamento dei rami e punteggiature sui frutti. Producono la melata con i relativi inconvenienti (vedi afidi). Difesa: alla comparsa insetticidi specifici. Se si tratta di pochi individui, eliminarli con uno spazzolino o un batuffolo imbevuto di alcol.
  • Mosche bianche o aleurodidi: sulla pagina inferiore delle foglie si notano minuscole mosche bianche, che si alzano rapidamente in volo se disturbate. Succhiando la linfa vegetale causano indebolimento della vegetazione e rallentamento della fioritura. Producono la melata con i relativi inconvenienti (vedi afidi). Difesa: come prevenzione insetticidi specifici a inizio primavera, poi in caso di presenza dell’insetto. Si trattano sia le piante colpite sia quelle vicine.
  • Metcalfa: piccola farfallina bianca, che compie brevi voli e si dispone a file sui rami da cui succhia la linfa vegetale. Le larve colonizzano preferibilmente la pagina inferiore delle foglie e si proteggono con una secrezione cotonosa di cera bianca che imbratta la vegetazione. Compare in primavera inoltrata e provoca danni per tutta l’estate. Difesa: trattamenti preventivi da metà maggio a tutto autunno con prodotti a base di piretro, poi insetticidi specifici alla comparsa dell’insetto.
  • Tripidi: difficile notarli, tanto sono piccoli e mimetici, più facile accorgersi della presenza dei loro escrementi che imbrattano la vegetazione. Succhiano la linfa provocando deformazioni o decolorazioni delle parti tenere: gli apici colpiti disseccano, i fiori cadono e le parti verdi deperiscono. Difesa: insetticidi specifici alla comparsa dell’insetto.
  • Larve defogliatrici o tortrici: alla fine dell’estate e in autunno si notano erosioni più o meno ampie su fiori e foglie. Ne sono responsabili specie diverse di larve (bruchi di farfalle) di vario colore e dimensioni, alcune delle quali di giorno rimangono nascoste nel terreno alla base della pianta e si attivano solo con il buio. Difesa: insetticidi specifici alla comparsa dell’insetto. Eliminare manualmente i nidi (più foglie legate insieme da un fitto intreccio di fili setosi).
  • Oziorrinco: gli adulti di questi piccoli coleotteri (attivi soprattutto di notte) provocano morsicature a forma di mezzaluna sul margine delle foglie mentre le larve rosicano il fusto a livello del colletto o delle radici. Difesa: insetticidi specifici alla comparsa dell’insetto. Uso di disinfestanti del terreno prima di trapianti e piantagioni.
  • Lumache: mangiano il tessuto vegetale, provocando estese erosioni di foglie, e lasciano evidenti tracce di escrementi e di muco; sono golose soprattutto dei bulbi e delle ornamentali con foglie ampie e poco coriacee. Poiché sono attive soprattutto con il buio (e con forte umidità), è difficile notarle. Difesa: asportazione manuale e repellenti specifici.

Le piante che proteggono le piante

In commercio ci sono prodotti per la difesa delle ornamentali che vantano l’utilizzo di estratti vegetali repellenti per i parassiti delle piante come insetti, funghi e batteri. Sono a bassa tossicità per l’uomo e l’ambiente e possono risultare utili come trattamento preventivo e pronto intervento ai primi segnali dell’avversità.
Facciamo qualche esempio: gli infusi di aglio o cipolla, così come quello di tanaceto e la polvere di peperoncino, aiutano a tenere alla larga gli afidi.

L’equiseto invece rinforza la cuticola delle foglie e le rende più resistenti alle malattie fungine. La polvere di neem (un albero di origine esotica) è repellente e inibitore della crescita per molti insetti “divoratori di foglie e radici.
L’estratto di ortica stimola lo sviluppo e allontana afidi e ragnetto rosso. Infine il piretro, estratto da alcuni crisantemi, è utile contro tutti gli insetti infestanti, dagli afidi alle zanzare.

Gli interventi del buon giardiniere

La salute del giardino richiede da parte di chi se ne prende cura tre diverse tipologie di intervento per evitare problemi come i parassidi delle piante:

1) La prevenzione: giorno dopo giorno occorre garantire alle piante cure e prodotti che ne stimolino la crescita incentivandone i naturali meccanismi di difesa.

2) Il pronto intervento: grazie all’osservazione attenta occorre agire prontamente al presentarsi dei primi sintomi di malessere. In questa fase si possono utilizzare prodotti a bassissima tossicità, che svolgono soprattutto azione repellente nei confronti dei parassiti.

3) La cura della malattia: qualora l’entità dell’attacco dei parassiti comprometta la vita di un esemplare le di altri a lui vicini), occorre intervenire con prodotti contenenti principi attivi in grado di distruggerli e che, proprio per questo, sono in genere tossici anche per l’ambiente.