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Le sorprendenti tartarughe d’acqua dolce

A un primo sguardo sono solo buffi animaletti. Se però ci avviciniamo a loro con maggiore interesse, decisi ad accudirle nel rispetto delle loro esigenze, le tartarughe d’acqua dolce sapranno sorprenderci e divertirci!

Si tratta di animali robusti e facili da accudire, che si adattano bene alla vita in casa (meglio ancora in un laghetto).
La loro è una presenza discreta, rassicurante, ispirano simpatia a grandi e piccini, diventandone presto le beniamine.
Si relazionano poco con l’uomo: non tentano di comunicare, è bene non tenerle in mano e non si prestano a coccole e carezze.
Questo non significa però che non richiedano cure e attenzioni quotidiane.
Le tartarughe domestiche sono attente e intelligenti, ciascuna con una propria personalità. In grado di riconoscere chi le nutre, spesso si presentano con regolarità nel posto e all’ora prestabiliti per il pasto. Se accudite correttamente ci faranno compagnia a lungo, anche 25-30 anni.

Le caratteristiche fisiche della tartaruga acquatica

Queste creature acquatiche, hanno il corpo protetto da una corazza, dovuta a un ispessimento della cute e alla fusione delle costole in una struttura unica. La parte superiore o carapace è più o meno curva, quella inferiore o piastrone è generalmente piatta.
Lo strato più superficiale della corazza è formato da placche ben visibili dette scuti (o scudi), con colorazione e disegni che variano a seconda delle specie.

Le zampe (con cinque dita provviste di unghie) si sono modificate per agevolare il nuoto: nelle specie d’acqua dolce le dita sono tra loro unite da una membrana, nelle testuggini di mare sono invece diventate vere e proprie pinne.
La testa, provvista di un becco, è in grado di ritirarsi all’interno della corazza, ma solo parzialmente perché in genere il collo è molto lungo per consentire di respirare fuori dall’acqua mentre sono immerse.
Gli occhi sono piccoli e dotati di due palpebre, una sopra e una sotto.

Le tartarughe d’acqua hanno bisogno di movimento per mantenersi in salute.
Per ospitarle meglio quindi evitare minuscole vaschette con pochi millimetri di acqua e optare per un acquaterrario.
Nei nostri Garden Center ne troverete di diverso tipo, di ottima qualità e poco dispendiosi, già completi di arredamento oppure da “costruire” a vostro gusto. L’acquaterrario richiede relativo impegno per la manutenzione ed è un hobby appassionante: l’osservazione della tartaruga che si muove felice nell’acqua dà grande soddisfazione.

Il laghetto per le tartarughe

Le specie di tartaruga d’acqua dolce in natura vivono in acque a scorrimento lento o ferme, ricche di vegetazione, entro cui amano nascondersi.
Se ne abbiamo la possibilità, perché non ricreiamo anche all’interno del nostro giardino una piccola zona umida adatta a ospitare le nostre amiche?
Sarà sufficiente un laghetto di piccole dimensioni (2×3 metri), con una zona esposta al sole e una in ombra, e strumenti per il rifornimento e il filtraggio dell’acqua. Non devono mancare tronchi e sassi su cui possano stazionare, vegetazione per loro commestibile e, se serve, una piccola recinzione. Potete ricorrere a vasche rigide prefabbricate (di rapida installazione e facile manutenzione) oppure allo scavo di un avvallamento, poi foderato con teli di PVC.

Come allestire la vasca e l’arredamento

La vasca, provvista di pompa e filtro per l’acqua, può avere forma più o meno regolare, essere di vetro o plastica.
Deve avere dimensioni proporzionate a quella delle tartarughe e al loro numero, e garantire una zona d’acqua e una asciutta di facile accesso, più o meno ampia a seconda che la tartaruga sia del tutto o semi acquatica.
L’arredamento in genere si compone di materiale per il fondo, di un’isola asciutta, di alcune piante (ma attenzione: le tartarughe amano cibarsene e frugare tra le radici), qualche tronco o rocce semi sommersi.

Tutto deve essere facile da rimuovere per la pulizia, di materiale resistente e non commestibile, piante a parte.
Come tutti i rettili le tartarughe sono animali a sangue freddo e sotto i 20 °C riducono la loro attività entrando in una sorta di semi letargo che le rende apatiche e più sensibili a malattie. Occorre quindi dotare la vasca di un riscaldatore che mantenga la temperatura dell’acqua tra i 23 e i 28 °C.

Una lampada a spot di 40 watt sarà utile a dare luce e anche a riscaldare un po’ l’acqua (posizionatela a 10-15 cm dalla superficie): spesso la tartaruga starà sotto il suo fascio per godersi il tepore.
Per le tartarughe d’acqua è indispensabile esporsi al sole qualche ora ogni giorno. Qualora non riusciate a trasportare la vasca all’esterno, occorre provvedere all’acquisto di una lampada UVB.
La vasca e gli elementi d’arredo devono essere regolarmente puliti per eliminare escrementi e avanzi di cibo.

Le specie più diffuse di tartarughe d’acqua dolce

Chinemys reevesti o tartaruga cinese delle paludi: ha collo con striature giallastre e carapace carenato, di colore da verde a grigio (più scuro con l’età). È semi acquatica e vive bene anche all’esterno. Particolarmente robusta, quindi adatta a chi è alle prime esperienze, riconosce e si avvicina a chi l’accudisce.

Malaclemys terrapin o tartaruga diamante: sicuramente tra le specie più belle, ha occhi grandi e sporgenti, pelle di colore bianco o grigio con striature o puntini scuri, carapace ovale grigiastro o bruno-nerastro con disegni eleganti. Ha indole pacifica e passa molto tempo in acqua.

Phrynops hilarii o tartaruga di Hilary: con tipici “baffetti” sotto il mento, ha carapace ovale, con piastrone di colore biancocrema macchiato nero, pelle grigia nella parte superiore della testa e bianca in quella inferiore. Prevalentemente acquatica, ha carattere vivace e si avvicina volentieri alle persone.

Trachemys scripta diffuse le sottospecie dalle orecchie rosse (T. scripta elegans) e dalle orecchie gialle (T. scripta scripta). Nei giovani la corazza ha belle colorazioni, poi scurisce con l’età, la pelle è striata e vivacemente colorata. Molto facili da allevare, si adattano bene alla vita in esterno.
Tutte le specie descritte raggiungono da adulte dimensioni che variano tra i 12 (maschi) e i 25-30 (femmine) cm.