borragine come coltivarla nel proprio giardino

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Borragine: come coltivarla e dove raccoglierla

Borragine, che cos’è? Chiedete alle nonne!
Oggi le verdure si acquistano al mercato o si coltivano nell’orto, ma i nostri antenati le cercavano in campagna, tra prati e boschi, per ragioni di necessità dettata dalla povertà estrema.
Praticavano la fitoalimurgia, ossia l’arte dell’alimentazione mediante le erbe spontanee, ovviamente senza saperlo.
È possibile sperimentare le erbe di campagna, ma solo a patto di conoscere bene ciò che si raccoglie: vietato improvvisarsi perché, tra le piante selvatiche, ben più di qualcuna potrebbe essere velenosa.
In alternativa, si può scegliere fra le numerosissime piante aromatiche e officinali proposte, quelle spontanee che ora sono anche coltivabili in vaso o in giardino.

Come coltivare la borragine

La borragine (Borago officinalis), è una pianta annua o biennale, dalla cui rosetta di foglie basali ovate e bollose si innalzano i fusti fioriferi, alti 20-50 cm.
Tra febbraio e agosto (a seconda delle zone geografiche) fiorisce di continuo, con bei fiori stellati a cinque petali di colore azzurro-violetto, non molto grandi, portati in una specie di spiga con la punta arrotolata.
Le bustine di semi e le piantine in fiore sono reperibili in stagione nei nostri Garden.

Coltivatela come biennale dalla Val Padana in giù, ma come annuale nel resto d’Italia, sia in vaso sia in piena terra.
La posizione deve essere in pieno sole. Preferisce un terreno fertile, anche se tollera altri tipi di substrato, compresi quelli sassosi e asciutti, purché ben drenati. Può essere coltivata anche in vaso di diametro 24 cm per una singola pianta, con terriccio per piante da fiore.
Si semina in giardino (è molto decorativa), nell’orto o in vaso all’inizio dell’autunno su file distanti 25-30 cm, diradando poi in modo che tra un esemplare e l’altro rimangano circa 20-30 cm di spazio.
Si possono effettuare semine continue a distanza di un mese, in modo da avere sempre a disposizione per il consumo piante giovani con foglie tenere.
Va annaffiata moderatamente da maggio ad agosto in piena terra, mentre in vaso si anticipa ad aprile e si posticipa fino a ottobre; durante l’inverno non sono necessarie annaffiature.
Non serve il concime durante la coltivazione.

Dove e come raccogliere la borragine

borragine fasoli piante

La borragine selvatica si trova soprattutto nei terreni non coltivati: bordi di stradine di campagna, giardini abbandonati, macerie, siepi e scarpate in tutta Italia.
Attenzione però a dove la raccogliete, per non portarvi a casa un’erba inquinata!
Raccoglietela tra marzo e giugno, tenendo presente che i peli che rivestono i fusti e le foglie hanno una consistenza quasi spinosa, anche se non pungono come le spine vere e proprie, ed è quindi consigliabile armarsi di guanti e comunque di un coltellino, con il quale recidere le foglie e le sommità fiorite.
Se invece la raccogliete nel vostro orto, tagliate la pianta al di sopra delle prime due foglie di base, in modo che possa ricrescere rapidamente.

Borragine in cucina

La ricetta: la zuppa di borragine

Tra le ricette con la borragine vi consigliamo questo piatto semplice e molto gustoso.

Per 4 persone:

  • 200 g di foglie e 15 fiori di borragine già puliti
  • 80 g di pasta corta,
  • 20 g di pinoli,
  • 1 acciuga sotto sale
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 10 g di funghi secchi
  • 1 cucchiaio di salsa di pomodoro
  • 2 cucchiai di olio evo

Procedimento:

  • Scottate per circa 3 minuti le foglie in una pentola d’acqua salata, scolatele (mettendo da parte l’acqua di cottura) e tritatele finemente al mixer.
  • Ponete in una casseruola, assieme all’olio, l’acciuga dissalata, diliscata e fatta a pezzetti e lasciatela disfare a fuoco basso.
  • Quando è sfatta, unite un trito di prezzemolo e aglio, e i funghi rinvenuti in acqua tiepida e ben strizzati.
  • Aggiungete i pinoli pestati nel mortaio e stemperati in poca acqua tiepida, e la salsa di pomodoro.
  • Fate insaporire per 7-8 minuti, aggiungete la crema di borragine, mescolate a fuoco basso per 2 minuti, poi versate l’acqua di cottura della borragine.
  • Portate la zuppa a bollore, aggiungetevi la pasta e terminate la cottura.
  • Lasciate raffreddare per 5 minuti, impiattate, decorate i piatti con i fiori e servite subito, accompagnando con crostini di pane leggermente abbrustoliti.

Borragine: proprietà

Qualche anno fa la borragine è stata al centro di una diatriba fitoterapica: alcune fonti sostenevano che contenesse alcaloidi tossici, e quindi sconsigliavano l’impiego di foglie e fiori sia per tisane sia in cucina, un impiego che data addirittura al Medioevo.
Sembrava fossero sicuri solo i semi, dai quali si estrae un preziosissimo e innocuo olio, ricco di acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6.
Poi sono intervenute altre fonti scientifiche più autorevoli che non hanno mai confermato questo allarme di presunta tossicità, ma hanno continuato a definirla una pianta benefica per i sali minerali, l’olio essenziale, le mucillagini ecc., che la rendono emolliente, rinfrescante, diuretica e depurativa.

FONTE AICG