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La Dionaea Muscipula, pianta carnivora

La Dionaea muscipula, volgarmente chiamata dionea o venere acchiappamosche, è una pianta carnivora appartenente alla famiglia delle Droseracee. È l’unica specie del genere Dionaea ed è originaria degli Stati Uniti (Carolina del Nord e Carolina del Sud).
Si dice che Darwin, quando la vide, la soprannominò “la pianta più spettacolare del mondo”.
Grazie alla sua capacità di compiere rapidi movimenti tigmonastici e la forma delle foglie, che ricordano una bocca piena di denti acuminati, è forse la pianta che più facilmente cattura l’immaginario collettivo.

Il nome del genere deriva da Διοναια, epiteto di Afrodite, la dea greca della grazia e della bellezza. È una piccola pianta erbacea perenne, le cui foglie sono disposte a rosetta attorno ad un punto centrale.
La Dionaea Muscipula misura fra i 10 ed i 14 centimetri quando è adulta. L’aspetto della pianta varia a seconda delle stagioni: d’inverno, le foglie si abbassano al suolo entrando nel cosiddetto periodo di dormienza, mentre d’estate le foglie si alzano dritte.

Le trappole

Quando cattura è veramente spettacolare!
I lunghi piccioli delle foglie posseggono alla loro estremità una trappola munita di “denti” morbidi.
Le trappole sono formate da due lembi dentro ognuno dei quali si hanno tre sporgenze che fanno da sensore, quando questi sensori vengono toccati o vibrano le trappole si chiudono di scatto (tigmonastia). La pianta, grazie ad un sofisticato sistema “memoria”, riesce a distinguere il primo “tocco”, rimanendo ferma in attesa, dal secondo, che invece impartisce l’ordine di “serrare” le trappole.

Ogni 30/40 secondi circa la “memoria” viene resettata facendo ripartire il ciclo. Questo sistema è usato dalla pianta per evitare di chiudere le trappole quando non abbia ancora “riconosciuto” la preda.
Una chiusura selettiva per risparmiare energia. Per riconosciuta si intende che “l’oggetto” all’interno della trappola debba muoversi, almeno due volte, nell’arco temporale di 30/40 secondi.

Il colore delle trappole dipende soprattutto dall’illuminazione che la pianta riceve. Più luce solare la pianta riceve, più rosse ed energetiche sono le trappole (esistono alcune varietà, che esposte per lunghissimi periodi alla luce solare, si colorano totalmente di rosso).
Le trappole misurano solitamente 2-3 centimetri, ma alcuni cultivar selezionati artificialmente possono raggiungere i 5-6 centimetri. Oppure possono presentare delle forme e dei colori particolari (denti lunghi o uniti, seghettati o addirittura inesistenti, ma anche colorazione completamente rossa, verde o gialla).

Il periodo di fioritura della Donaea Muscipula

La pianta fiorisce tra maggio e giugno nel relativo habitat naturale. Può subire variazioni in coltura.
Dal centro della rosetta si alza lo stelo, lungo circa 20-30 cm con all’estremità diversi fiori bianchi disposti a capolino. Questi fiori daranno facilmente piccolissimi semi neri brillanti somiglianti ai semi dell’uva.
Molti coltivatori preferiscono tagliare lo stelo fiorale nell’estremità inferiore per evitare che la pianta ancora giovane utilizzi tutta l’energia anche delle trappole per produrre il fiore, indebolendosi e rischiando poi la vita per produrre i semi.
Tagliando lo stelo fiorale infatti, la pianta è più propensa a produrre nuove foglie (lo stelo fiorale, una volta reciso tende a risvilupparsi costantemente, dipende ovviamente dalle condizioni di luce e di calore).
È quindi consigliato recidere lo stelo fiorale se la pianta è ancora giovane, finché la “rosetta” non raggiunge un diametro di almeno 15-20cm.