guida facile per coltivare le ortensie

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Guida facile per coltivare le ortensie

Uno spettacolo in fiore! Fiori grandi e vistosi, di lunghissima durata, a volte ancora affascinanti quando sono scoloriti e appassiti, in autunno: l’ortensia è una pianta meravigliosa in balcone e in giardino. Chiede poche attenzioni e ama gli angoli freschi, umidi e ombrosi dove è difficile trovare altre piante capaci di regalare tanta bellezza.
Ci sono ortensie classiche con i fiori grandi e sferici e varietà più nuove e insolite, con infiorescenze simili a un pizzo; ortensie con fiori a pannocchia e persino ortensie rampicanti dai bei fiori bianchi e leggeri.
Tutto un mondo da scoprire e da regalare, perché le ortensie sono perfette anche come idea regalo.

L’ortensia è una pianta generosa, che si adatta bene a vivere bene sia in vaso che in piena terra.
Perfetta per balconi, terrazzi, cortili e giardini con poco sole, dove fiorisce generosamente dalla tarda primavera a metà o fine estate, apprezzando quegli spazi dove, per le condizioni di luce, altri fiori non saprebbero dare un buon risultato.

Il nome scientifico delle ortensie è Hydrangea, fu scelto dal botanico e scienziato Linneo, padre della classificazione scientifica.
Il nome “ortensia” fu scelto da Philibert de Commerson, esploratore francese di fine ‘700, in onore di un’astronoma e matematica, Madame Nicole-Reine Lepaute, nota per la sua bellezza, di cui era innamorato: nell’intimo, la Lepaute si faceva chiamare Hortense.

Coltivare le ortensie

La scelta del luogo è fondamentale per mantenere la pianta sana e ricca di fiori. Da evitare, sia in vaso che in piena terra, le zone molto soleggiate e quelle esposte a venti caldi e asciutti. Ama gli ambienti freschi e umidi.
L’ortensia resiste bene al gelo, ma le piante in vaso sono più sensibili: meglio avvolgere il contenitore in un telo di in plastica a bolle, sollevandolo da terra con piedini o mattoni.

Rinvaso e terriccio

Le ortensie vanno rinvasate subito dopo l’acquisto in un contenitore molto più grande e profondo, in plastica o terracotta (benissimo anche i contenitori in legno), oppure si piantano in piena terra, utilizzando esclusivamente un terriccio per acidofile (per azalee).
Prima del rinvaso, inumidire leggermente il terriccio del vasetto vivaistico (mai rinvasare una pianta assetata).
Sul fondo del vaso o della buca di impianto va steso uno strato di biglie d’argilla (per favorire il drenaggio) e una manciata di stallatico in pellet coperto da uno strato di terriccio.
La zolla di radici e terriccio estratta dal vasetto vivaistico non va spezzata. Dopo il trapianto, innaffiare bene.
Coprire il terriccio, sia in vaso che in terra, con uno strato di corteccia sminuzzata che aiuta a conservare a lungo l’umidità, riducendo le innaffiature.

Acqua e umidità

Il terriccio deve essere sempre leggermente umido.
Impiegate preferibilmente acqua a temperatura ambiente, mai gelida; se possibile, conservate e utilizzate l’acqua piovana per innaffiare l’ortensia.
In estate, le piante in vaso possono richiedere innaffiature generose ogni 2-3 giorni. Per le piante in piena terra è utile collocare un circuito di irrigazione a goccia per evitare che il terriccio si asciughi del tutto, causando l’afflosciamento della pianta.
Sia in vaso che in piena terra, le ortensie apprezzano benefiche docce serali con un getto delicato o con un vaporizzatore (acqua piovana o non calcarea).

Come ottenere fiori blu e azzurri

Pochi sono i fiori capaci di esprimere il tono azzurro con l’intensità e la profondità tipica delle ortensie.
Il colore dipende dalla quantità di alluminio disponibile nel terreno e a questo è strettamente legato il grado di acidità (pH 4,5 per fiori davvero blu).
Gli azzurranti per ortensie aiutano a creare queste condizioni se il suolo ha pH acido e se le piante vengono innaffiate con acqua piovana o non calcarea.
Per mantenere vivace questo splendido effetto cromatico è meglio partire da varietà commercializzate con i fiori blu o azzurri. Le varietà rosa possono virare all’azzurro tenue; quelle bianche non cambiano colore.

Problemi e soluzioni

La pianta si è afflosciata, perché?
Le cause sono la carenza di acqua e le temperature troppo elevate. Innaffiare e fare docce sul fogliame e sui fiori, ogni sera. A volte il terreno è bagnato, ma le foglie si afflosciano nelle ore più calde: è normale, le ortensie non amano il caldo, in genere si riprendono verso sera.

La crescita è lenta e non si formano fiori, perché?
Le cause possono essere due: la carenza di luce e di concime (spostare in piena luce e concimare) oppure c’è una sofferenza causata da terriccio argilloso e calcareo e innaffiature con acqua calcarea (rinvasare con terriccio per piante acidofile, utilizzare concime per piante acidofile e chelato di ferro o sequestrene per rinvigorire la pianta).
I fiori non si formeranno nell’anno in corso, ma solo la primavera successiva, a meno che non si tratti di una varietà rifiorente.

Posso lasciare la pianta all’aperto tutto l’inverno?
Sì, ma è meglio proteggere il vaso delle ortensie avvolgendolo con plastica a bolle e spostare la pianta contro un muro esposto a Sud, coprendo i rami con un velo di non-tessuto. Le ortensie classiche (Hydrangea macrophylla) resistono fino a -12 °C. Le ortensie in piena terra tollerano meglio in gelo.

Il colore dei fiori è impallidito, perché?
La causa è duplice: il passare del tempo (i fiori “vecchi” sbiadiscono gradualmente e a volte cambiano colore), oppure il terreno e l’acqua non hanno un pH acido, il che provoca lo sbiadimento di foglie e fiori.