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Zamioculcas: come si coltiva?

La pianta della Zamioculcas appartiene alla famiglia delle Aracee, la stessa a cui appartengono anturio, spatafillo,
filodendro, dieffenbachia, calle, arum, alocasia.
Zamioculcas zamifolia è il nome botanico della specie che viene coltivata come pianta d’appartamento.
Le sue origini affondano nelle Foreste della Tanzania dove venne trovata e descritta scientificamente verso la metà dell’800 dal “cacciatore di piante” Conrad Loddiges e dal figlio George, titolari di un celebre vivaio di piante rare che importavano da Africa, Australia e Americhe.
Il nome si riferisce al fatto che la pianta presenta una certa somiglianza con il genere Zamia (parente delle Cycas).
Arrivata negli anni ’90, questa pianta ha incontrato subito grande successo per la forma insolita ed elegante e per la grande facilità di mantenimento. Non confondetela però con la zamia (Zamia furfuracea), simile alla Cycas.

In Africa le sue foglie vengono bruciate intorno alla casa per allontanare la cattiva sorte.

Come scegliere la Zamioculcas

La zamioculcas ha un aspetto molto elegante grazie alle foglie di un verde brillante, disposte parallele sugli steli rigidi e quasi verticali, leggermente arcuati. Le piante di una certa età possono fiorire: il fiore assomiglia un poco a quello delle calle.
Le piante sono alte in genere dai 40 ai 60-70 cm o anche di più nel caso di grandi esemplari, ma occupano poco spazio perché hanno uno sviluppo prevalentemente verticale. La pianta emette rapidamente nuovi steli dalla base, che sostituiscono gradualmente quelli invecchiati: imbruniscono e vanno recisi alla base.

In ambienti luminosi, la zamioculcas è una pianta resistente e di lunga durata, oggi utilizzata anche in situazioni particolari come i centri commerciali e gli uffici, in quanto richiede poche cure ed è spettacolare.

Pianta facilissima e durevole indicata anche per i meno esperti, ideale in casa e ufficio.
Richiede pochi minuti di attenzione una volta alla settimana in estate e inverno.
Molto decorativa grazie alle splendide foglie lucide su alti steli eretti, che occupano poco spazio.

Perché scegliere la Zamioculcas

Sognando l’Africa: l’aspetto della zamioculcas è curioso ed evoca le foreste dell’Africa tropicale.
Regala il fascino misterioso ed enigmatico delle sue foglie lucide disposte in modo regolare sugli steli a portamento verticale.
La struttura della pianta si sviluppa in altezza, il che la rende poco ingombrante ed idonea anche a piccoli spazi.
Chiede pochissime attenzioni, è infatti consigliata anche a chi ha non ha esperienza nella cura delle piante.
Le uniche due cose importanti sono: tanta luce e terriccio mai troppo bagnato.

Come coltivare la Zamioculcas in appartamento

Richiede molta luce senza sole diretto.
In estate vive bene all’aperto, in ombra e al riparo dal vento. In condizioni di luce scarsa, cresce poco e le foglie possono cadere.
Non teme il caldo, in estate, se è in ombra. Richiede temperature minime non inferiori a 10 °C; l’ideale è 18 °C.
Non collocatela vicino a finestre o porte che vengono aperte spesso in inverno, né vicino a termosifoni o altre fonti di calore.

Dopo l’acquisto va rinvasata in un contenitore di poco più grande del precedente. In seguito, il rinvaso va fatto ogni due anni. Utilizzate un terriccio per piante verdi o un terriccio universale di alta qualità.
Non usate mai del terriccio proveniente da altre coltivazioni.

Gli steli che si seccano vanno recisi tagliando il fusto alla base. È importante mantenere il fogliame libero dalla polvere pulendo le foglie con un pennello morbido, una volta al mese o quando necessario.
Agite con delicatezza perché le foglie si staccano facilmente.

Richiede annaffiature moderate, al solo scopo di inumidire il terriccio se risulta del tutto asciutto (in genere ogni 7-10 giorni). Svuotate il sottovaso dall’acqua non assorbita, dopo circa 15 minuti.

È utile vaporizzare acqua piovana o non calcarea sul fogliame, nei mesi invernali, quando l’aria delle stanze diventa molto calda e asciutta.

Concimare la Zamioculcas

La zamioculcas ha un fabbisogno nutritivo basso, va concimata tutto l’anno solo ogni 15-20 giorni. Mai eccedere con la dose di concime: meglio poco che troppo. Prima di concimare è bene inumidire il terriccio.
Quale concime utilizzare? La sigla NPK indica i dosaggi di Azoto, Fosforo e Potassio, gli elementi nutritivi di base. Preferite un prodotto ricco di Potassio, per esempio NPK 5-6-9, e ricco di microelementi come Molibdeno (Mo), Boro (B) e Zinco (Zn) che aiutano a prevenire le micro-carenze nutritive.
Utilizzate un concime liquido per piante grasse oppure per piante verdi. Vanno bene anche i concimi in bastoncini o gocce (fialette da inserire nel terreno), del tipo per piante verdi.

Da sapere

Come si moltiplica la zamioculcas? Sacrificando un ramo di zamioculcas è possibile ottenere numerose nuove piante. Recidete il ramo alla base con cesoie affilate oppure staccate qualche foglia dalla base del ramo. Tagliate le foglie a
circa un terzo dal picciolo.
Preparate dei vasetti o vaschette, o una seminiera, con terriccio universale miscelato a sabbia.
Inserite le foglie verticalmente, dalla parte del taglio.
Vaporizzate con acqua e coprite con un coperchio trasparente.

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Tenete i vasetti in piena luce e ogni giorno vaporizzate acqua. Entro 40 giorni avranno emesso radici e potranno essere trapiantate in un vaso più grande.
Utilizzate un vaso in plastica con sistema a riserva d’acqua per ridurre al minimo le necessità di attenzioni.
Abbinamenti: in grandi vasi può convivere con altre piante tropicali da interno come ficus, dracena, dieffenbachia, pothos.

Problemi e rimedi

  • La base dei fusti annerisce, rami e foglie si afflosciano: troppa acqua, ambiente troppo freddo. Fate asciugare il terriccio, spostate in piena luce, spruzzate un fungicida alla base della pianta: potrebbe riprendersi se il marciume non è ancora esteso.
  • Insetti simili a conchigliette sulle foglie: infestazione di cocciniglia a scudetto. Pulire le foglie con un pannetto imbevuto di acqua e alcool, utilizzare un insetticida anti-cocciniglia ripetendo il trattamento dopo circa 20 giorni.